mercoledì 28 dicembre 2011

Volo ut sis

Il mio regalo, quest'anno, sono tre parole trovate per caso sotto il piatto fumante dei tortellini, la sera di natale.
Tre parole che sono ciò che non sapevo e cercavo da sempre di dire, col mio gesticolare scomposto, con il balbettare delle mani. Anche con il mio disperato fuggire lontano.
Parole che sono ciò che cercavo di dare e l'unica cosa che pretendo per me.
Leggère, lascio che le labbra prendano confidanza coi denti nel ripeterle a voce bassa, in un soffio. Lascio che mi lavino via l'aria crucciata di questi giorni passati lontano da casa: il nome che rende finalmente solida la forma di un pensiero.
E su questo mantra trovo la forza dei passi, uno alla volta: volo ut sis

3 commenti:

  1. Mitico Sant'Agostino, c'aveva anche delle belle idee ogni tanto.

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  2. @Miss Raw, ci son cose bellissime in giro per il mondo.

    @calzino, ma perché, non è di Lego questa frase? E io che mi credevo..

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