lunedì 26 marzo 2012

Notizie dalla famiglia

ginocchia: ..ché oggi sto poco bene!
ade*: ma che tieni?
ginocchia: ma no, niente, solo un poco di mal di pancia. sarà l'ora legale, ché sono allergico, io, a tutto ciò che è legale.
ade: vuoi che ti faccia una patata fritta?
ginocchia: ma se ho appena detto che ho mal di pancia.
ade: dai, ci metto un attimo a friggerti due patate.
ginocchia: ...
ade: tre?
* [la reverenda madre]

Perché l'esilio, a volte, ti salva la vita. O quantomeno protegge dalla gastrite.

martedì 20 marzo 2012

Secondo i miei calcoli

Se la primavera è numero di ore di luce fratto enne che moltiplica l'inverso della lunghezza delle gonne elevato enne per la profondità delle scollature su pi greco mezzi tendente a zero...
Ecco, è iniziata ieri.

giovedì 15 marzo 2012

Sottovoce

Sono giorni di piccole cose segrete, questi. Come una cospirazione.
Di sguardi scambiati di sottecchi e sorrisi tenuti tra i denti.
Giorni da passare in silenzio.

giovedì 8 marzo 2012

lunedì 5 marzo 2012

In teoria

Il tempo, il lunedì, si piega e dilata sulla mia malinconia di cane.
Lo spazio vuoto che mi sono fatto intorno mi avvolge come un bozzolo e preme forte le dita alla gola, comprimendosi. I secondi si sciolgono nel fango della fatica di essere vivo, oggi, e non passano mai.
 

Mica serve un accelleratore di perticelle per dimostrare la teoria della relatività ristretta. In pratica, basta un lunedì qualsiasi.  
[E a volte vorrei bastasse a me la finzione di un paio di occhiali scuri, un cappello e una canzone da cantare ad alta voce - una mascherà di spensieratezza - per coprire le grida dei vicini e il tempo che non si lascia prendere, tra un arrivo e una partenza.]

giovedì 1 marzo 2012

Io sono un pesce

E sono stanco di sentire alla radio che Pasolini, nel '68, si schierò coi poliziotti, come se questo potesse farmi cambiare idea. Come se il suo nome legittimasse i lacrimogeni sulle vecchie, come se si potesse giustificare la violenza spaventosa e terribile del battere unisono dei manganelli sullo scudo di lexan.
[Quelli che dovrebbero proteggere, quelli che fanno più paura.]
Dunque, Pasolini si è sbagliato (o è stato male interpretato e strumentalizzato), prendiamone atto e andiamo oltre: a farsi rompere le ossa dalla polizia ora ci sono le famiglie intere.
Ora, a difendere ciò che è giusto, rimane solo la povera gente che tanto amava.

E forse, oggi più che mai, per me, vale questa: