mercoledì 20 giugno 2012

Storie di convalescenza

Il tempo è una cosa che si muove lenta, e densa come melassa. Mi si impasta alla pelle, che sbianca del riposo forzato, e ai pensieri, che prendono la forma solida e tagliente delle cose reali.
Che fanno male.
E allora inciampo - e quasi rischio di cadere - sul pensiero dei tuoi piedi minuti che si portano a spasso la vita sulla punta delle dita. Che mi tengono prigioniero, come quegli occhi di uccello che mi guardano e chiedono cura.
Quegli occhi da cui rubo lo sguardo limpido sul mondo.

mercoledì 13 giugno 2012

Leggendo S.

Mi mordo le labbra, per tener dentro le lacrime.

[Ma è solo per una questione di idratazione, mica altro, eh]

giovedì 7 giugno 2012

Fotofinish

Ci sono giorni che non basta la sabbia a nascondere il segno che gli errori lasciano sulla pelle. Non basta il mare a ripulire. Sono i giorni delle corse disperate in bicicletta - correre forte, solo per tenere sè un passo più indietro -, sono i giorni della sconfitta, come un marchio bruno di sangue sulle spalle.
Perché oggi perdo, io. E sono per prime le parole a colare dal lato della bocca, parole che non dico e cadono a terra come sputo.
Perdo lo sguardo su di me di un occhio attento e chiaro.
Perdo l'equilibrio, poi, e stricio per tre metri sull'asfalto: la carne viva che si intona all'anima.
E perdo il fiato, infine, per una portiera aperta all'improvviso proprio sulle costole, su una strada che sambrava lasciarmi andare via. 
Perdo me, stasera, che non mi sono mai trovato.

venerdì 1 giugno 2012

Feste di fine maggio

ginocchia: e tu come stai, madre?
ade [vaga]: non saprei, così così..
ginocchia: eddai, non farmi preoccupare, dimmi che hai?
ade: eh, ho il terzo chakra chiuso..
ginocchia: ...
ade: che vuoi? non riesce proprio ad aprirsi in nessun modo.
ginocchia: provato a chiamare l'idraulico?