giovedì 23 febbraio 2012

Autobiografia in forma di canzone

E anche questa volta non sono passato a trovarti. Non sono venuto a guardare le lepri che corrono tra le tombe e brucano l'erba della siepe che affonda le radici nelle tue ossa.
Anche questa volta ho fatto tre giri nervosi attorno al cimitero, senza mai fermare la macchina, guardando i cumuli di neve ormai nera e le gambe scoperte delle puttane che battono i chilometri lungo quel muro in mattoni rossi, che separa i vivi dai morti. Gambe bianche e sottili, che mi hanno fatto sentire quasi vivo - e puttana anch'io, nell'abbandono che sento certe sere di gelo -, nonostante la mia vita sia ancora incastrata a quei giorni in cui ti infilavano sotto terra.
Ché da quell'istante non ho mai smesso di cercarti.
Ti ho cercato negli uomini e nei cani, ma nessuno era all'altezza; nello sguardo dei gatti e dei cinghiali, ti ho cercato e poi in tutte le donne che ho avuto: nella forza che mostravano, nella libertà che raccontavano la sera, al telefono, per portarmi via.
E all'unica donna che abbia mai amato davvero avrei solo voluto rubare il padre, per sentirmi figlio di qualcuno per contagio di un amore comune. Ma neanche di questo sono stato capace e sono rimasto orfano.
E pago la tua assenza ogni giorno. Nei passi claudicanti, nell'odio che porto verso il mondo. Nella fame e nella sete.

8 commenti:

  1. ti pago da bere. e' utile al massimo per una sera, ma buttala via, una sera...

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  2. Scrivilo un libro, se c'è già, pubblicalo.
    Please!
    Un beso muy fuerte

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  3. io al cimitero non vado mai.
    solo quando ci sono i funerali.
    il ricordo, come l'assenza, si fanno sentire ovunque e ovunque possono essere onorati.
    ognuno ha i suoi modi e i suoi tempi.

    quanto al resto certe assenze si pagano e pesano, è vero.
    non c'è molto altro da aggiungere.

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  4. Lì non c'è più nulla. Un pezzo di marmo con sopra un nome. E' altrove che devi andare, se hai voglia di maledire. E' altrove che devi andare a cercare, quando hai voglia di ricordare. Molto più vicino.

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  5. Io non vado al cimitero. E' lui che viene da me tutte le sere.

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  6. @alpexex, @giulia, un bicchiere lo si beve sempre volentieri. anche due. ma un giro lo offro io, che ero anche di compleanno.

    @missraw, e i baci sono graditi come da bere.

    @comefossiacqua, e ci sono giorno che pesano di più. ma dorse dipende da come si affastellano i ricordi in certi giorni grigi.

    @teodor, è molto vicino, tanto che non si dimentica mai.

    @lorenzo, hai un sacco di compagnia allora. beato.

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  7. "per sentirmi figlio di qualcuno per contagio di un amore comune. Ma neanche di questo sono stato capace e sono rimasto orfano.
    E pago la tua assenza ogni giorno. Nei passi claudicanti, nell'odio che porto verso il mondo. Nella fame e nella sete.": avrei potuto scriverlo io. Però leggerlo fa sentire, per un minuto, meno soli. :)
    Ciao.

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