lunedì 14 novembre 2011

Quando fa buio presto

Accogliere era la parola che mormoravo ogni volta che ti giravi nel sonno, ogni volta che i tuoi calcagni lasciavano segni viola sui miei stinchi ossuti. Accogliere, sussurravo, quando ti allontanavi e mi lasciavi solo ad affogarmi la voglia nell'abbraccio del cuscino. La faccia affondava nel pensiero che di cambiarmi non son mai stato in grado, e piano annegavo nella palude di non volerti diversa da così. 
Accoglierti era la sola cosa che potevo per farmi accogliere da te.
Poi, solo la vertigine di trovare una porta sbarrata.

5 commenti:

  1. Sempre emozionante il mio amico Gap

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  2. e dal cuore, dal profondo, come un'onda gigantesca si levo' un VAFFANCULO liberatorio.

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  3. (Alpenex... lo voglio al posto di Monti!)

    comunque Gap, non mi piace questo post un po' malinconico :(

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  4. @miss raw, sei gentile. Ma non dimenticare che io, sostanzialmente, sono un cretino.

    @alpexex, ma ti dirò, più che un vaffanculo è stato come un vabbè, sticazzi.

    @calzino, scusa. Non volevo farti incupire. Ora alzo il tono dell'umore con la vodka.

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  5. @Calzino manco un bue al posto di Monti.

    @gap purtroppo qui sentiamo parecchio l'angoscia per la situazione. e ancora non ce la sentiamo di mettere tra noi e questo casino una distanza tale da poter dire "sti' cazzi". anche se, diciamocelo, quel vaffanculo ne e' parente prossimo...

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