lunedì 12 dicembre 2011

Senza Biff io sarei morto

Navigo a vista in un piccolo mare di pagine.
"Più libri, più liberi" c'era scritto all'ingresso e non ho saputo non infilarmici dentro.
È stato un tuffo: sentire le pagine come onde di mare bagnarmi le dita, salire fino agli occhi, entrarmi nel naso e annegarmi di parole. Feroci. E altrettanto feroce mi ha preso la voglia di leggere ancora di più, di cercare una specie di verità tra tutte queste parole. Di lasciar fare ai libri da contrappeso alla ruggine delle bugie a cui credevo.
Come quando sapevo trovare "Oltre il confine" la libertà che mi toglievano e imparavo a fidarmi della cavezza che mi stringeva il collo, delle dita che dividevano la carne. Di certe improbabili traduzioni dal messicano. Come quando cercavo nelle favole il farmaco che mi curasse il tetano di tutto quelle parole che mi erano chiodi.
Come oggi, che forse non so più dire, ma forse sto provando a sentire.



4 commenti:

  1. Ho ben presente quella sensazione riferita ai libri.
    Purtroppo, ultimamente, è un periodo in cui non sento più...e quindi aspetto che ritorni. Sperando lo faccia presto :)

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  2. è che ci vanno i libri giusti, come gli amici, alle volte..

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  3. È che a volte serve solo un po' di balsamo sul cuore :)

    Frà

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