Piove, fuori. Ormai da giorni.
E il solo modo che conosco per sopravvivere all'inv(f)erno è una coperta rossa, un tè caldo nella mia tazza vèrde e una pila di libri con la copertina masticata dal gatto Arturo.
Sognare la rivoluzione, a primavera.
[E mi manca la neve di casa, la città sepolta nel silenzio, la gioia incontenibile di correre nel bianco e sparire]
eh, ma quel bell'orsetto azzurro, dove lo lasci?
RispondiEliminaMari
eh, il gatto mi si è magnato pure i segnalibri, sto maledetto! ho dovuto usare i post-it.
RispondiEliminaAnche la foto è opera tua? Carina
RispondiEliminala primavera arriva. la rivoluzione è in ritardo.
RispondiEliminanon puo' piovere per sempre, ma puo' piovere abbastanza (mezza citazione mezzo collage)
RispondiEliminafoto bellissima
RispondiEliminaLa morte della [...] !?
RispondiEliminama è un gatto o un topo di biblioteca?
RispondiElimina@ale[13], è cazzeggio telefonico, quello.
RispondiElimina@idea, e io davvero ci spero, che arrivi calore e rivoluzione. anche gioia e rivoluzione, direi.
@alpexex, e piove già da troppo tempo, direi.
@stargirl, tutto merito della bici sullo sfondo. che, a proposito, si chiama francesca. si chiama francesca, questa bicicletta.
@nora, la nube della non conoscenza - primavera 1978, pagine 328 e 329 di "underworld" di de lillo. non lo leggere, a me sta facendo dormire.
@margherita, è un gatto con seri problemi di dipendenza da cartone.
una meraviglia di programma!
RispondiEliminahttp://nonsidicepiacere.blogspot.com/
Arriverà la primavera... a casa mia son già sbocciate le orchidee!
RispondiElimina:))
@nonsidice, fantastico, vero?
RispondiElimina@missraw, ma tu sei fortunata, c'hai il microclima giusto.